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1) Dizion. 5° Ed. .
MANOCCHIA, e talora MANNOCCHIA
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Dizion. 5 ° Ed.
MANOCCHIA, e talora MANNOCCHIA.
Definiz: Sost. femm. Voce usata un tempo dagli scrittori militari, e valeva Fascetto di scope o di altre legna minute, ripiegato e strettamente legato in più punti con vimini, il quale adoperavasi nelle fortificazioni militari per collegare e tener soda la terra. Si disse anche Manaiuola.
È forma modificata dello spagn. manojo, Tanta quantità di checchessia, quanta può contenere o stringere una mano, Manata. –
Esempio: Lorin. Fortif. 163: E dovendo fabricargli (i forti) in sito piano, si potranno fabricare in quattro modi:... cioè far l’altezza della sua scarpa di fuori con la semplice terra: secondo, far detta scarpa con le lotte: terzo, farla con le mannocchie, che sono manipoli di scopa, overo frasche sottili di legname verde, piegati ed avvoltati con la sua cima sì che faccino mazocchia, e messi in opera per lungo con la detta sua testa piegata di fuori, come fossero pietre cotte, e così unite con la terra, a corso per corso, alzare l'opera di dentro ben pesta: ed il migliore legname da fare tal opera sarà la scopa, overo vimini di legno per natura forte: e per il quarto ed ultimo, dico potersi far ec.
Esempio: Galil. Op. II, 140: E acciò che il terreno stia più unito insieme, si pigliano delle scope, o vero altri legnami forti e sottili, come castagno o quercia; e presone quante comodamente n'entrano in una mano, tenendo fermi i pedali, s’avvolge e s’attorce il resto: doppo destramente s’addoppiano torcendo pur sempre; e così addoppiati si legano con ginestre o giunchi in due o tre lati, facendo le manocchie, come si vede per i disegni K, LM.
Esempio: E Galil. Op. appr.: E perchè la terra, che si doverà mettere sopra le manocchie e manaiole, deve esser trita e netta da i sassi, si farà ec.